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Luisa Casati Stampa
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EREDITà: non farsi imprigionare dalle convenzioni

Nata a Milano nel 1881, in una famiglia nobile e ricca, la mia infanzia fu segnata dall’educazione ricevuta da istitutrici in solitudine, dopo la prematura scomparsa dei miei genitori quando ero ancora giovane insieme a mia sorella. Questo evento ci rese le ereditiere più ricche d’Italia.

Dopo un breve matrimonio e la nascita di una figlia, mi resi conto di non sentirmi adeguata ai ruoli imposti dalla società e decisi di seguire la mia strada, abbracciando la mia diversità e unicità. Su consiglio di Gabriele d’Annunzio, mi trasferii a Venezia, stabilendomi nel maestoso Palazzo Venier dei Leoni, dove trovai il mio palcoscenico per esprimere la mia arte di vivere.

Il mondo intero mi ricorda per il mio stile unico, i sontuosi abiti e i gioielli straordinari, spesso realizzati con pietre preziose e boa vivi. Le mie passeggiate per Venezia, avvolta nella pelliccia con i miei amati ghepardi al guinzaglio, divennero leggendarie. Persino Cartier trasse ispirazione da me.

Artista e musa ispiratrice per molti, ho lasciato un’impronta indelebile come mecenate e figura maliziosa. Boldini mi dipinse come una predatrice fiera e affascinante, mentre Man Ray catturò un lato più profondo della mia anima con uno scatto sbagliato.

La storia mi ricorda come la “Divina Marchesa”, un’icona di bellezza, eccentricità e libertà che ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte e nella cultura del suo tempo.